Cominceranno nei prossimi giorni e si concluderanno a settembre i lavori di restauro degli affreschi della cripta di San Giovanni in Monterrone, un sito rupestre risalente al nono secolo, nel cuore di Matera, Capitale europea della Cultura 2019. I lavori saranno finanziati da “Rigoni di Asiago” e sono stati presentati oggi, a Matera, dal presidente e amministratore delegato, Mario Rigoni, dall’arcivescovo della citta’, monsignor Giuseppe Antonio Caiazzo, e dai tecnici che li eseguiranno. La cripta e’ ricoperta di affreschi di varie epoche e fattura che risentono dell’influenza bizantina come San Giovanni, San Leonardo, Vergine con Bambino, San Giacomo Maggiore e San Pietro Apostolo.
La chiesa, attigua al complesso di Santa Maria dell’Idris, sara’ comunque visitabile durante le fasi di restauro con un allestimento funzionale dei cantieri. Attualmente, gli affreschi sono “in un mediocre stato di conservazione, presentano diversi cicli pittorici sovrapposti che – e’ stato spiegato – non permettono una facile lettura al visitatore a causa delle numerose manutenzioni che sono state fatte nel tempo”. Quindi, in una prima fase si procedera’ ad una “mappatura grafica e fotografica”, poi saranno effettuate indagini diagnostiche e studi per “stabilire i differenti periodi dei cicli pittorici e individuare i materiali adoperati nei vari interventi effettuati”.
La messa in sicurezza degli affreschi seguira’ “una volta neutralizzata la patina biologica”: infine, avverra’ la “pulitura per riportare alla luce le cromie originali, offuscate dalla presenza di depositi superficiali di varia natura”. Rigoni ha sottolineato il “particolare slancio” con cui l’azienda ha aderito al progetto di recupero degli affreschi e ha ricordato gli altri interventi sostenuti dal 2015 a Milano, Venezia e Roma: “Vogliamo contribuire a valorizzare un luogo di estrema bellezza, una realta’ unica al mondo quale Matera, che oggi vive un passaggio importantissimo per il suo sviluppo”.
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